venerdì 8 febbraio 2013

MEGA MACELLO A MANERBIO: ANCORA IN BILICO

Le dichiarazioni di addio dell’imprenditore valtellinese Piero Pini, hanno innescato una serie di reazioni a catena che ci stanno seriamente portando a pensare che la costruzione del Mega Macello di Manerbio potrebbe non essere naufragata definitivamente.

> Leggi l’articolo
www.giornaledibrescia.it/economia/macello-di-manerbio-ok-del-comitato-regionale-1.1538113

La realizzazione dell’impianto di macellazione manerbiese è da sempre stata sostenuta in modo palese dal partito leghista e dal centro-destra ed ora, l’ex-Sindaco Cesare Meletti, la commissaria prefettizia Gabriella Mucci ed infine il Comitato Tecnico Regionale, tutti all’unisono supplicano in ginocchio Piero Pini affinché ci ripensi.

Nonostante nei giorni precedenti siano state pubblicate sui quotidiani dichiarazioni di rinuncia al progetto da parte del titolare della Hamburger Pini, la nostra cautela nell'accogliere la notizia è stata giustificata. Al momento è difficile poter dire che il Mega Macello non sarà dislocato a Manerbio, così come è difficile prevedere quelle che saranno le prossime affermazioni dei protagonisti di questa vicenda in merito al futuro di questo progetto.

Ci troviamo in una fase della Campagna abbastanza ostica, in cui siamo costretti a inseguire le varie liti tra partiti e a interpretare ogni singola dichiarazione del singolo politico.
Ma al di là delle alleanze e dei giochi politici, la realtà è che si sta ancora parlando del più grande macello di suini di tutta Europa. Ma non si parla della morte di migliaia e migliaia di individui al giorno, di milioni di vite spezzate all'interno delle mura di quello che sarà uno stabilimento in cui l'uccisione sistematica viene giustificata dal profitto che si può trarre dalla vendita dei corpi di questi animali fatti a pezzi.
Che questo avvenga a Manerbio, in Emilia-Romagna o all'estero poco cambia.

Vi invitiamo a seguire con attenzione gli sviluppi della Campagna Contro il Mega Macello attraverso i nostri canali.

Sempre più con fermezza affermiamo: nessun macello, né a Manerbio né altrove.

Scegli da che parte stare, scegli VEGAN!
No al Mega Macello!
Coordinamento Contro il Mega Macello

www.controilmegamacello.net
www.facebook.com/controilmegamacello



martedì 5 febbraio 2013

IL MEGA MACELLO NON SI FARA' DAVVERO A MANERBIO?



Qualche giorno fa abbiamo riportato un articolo, pubblicato da un quotidiano locale, nel quale Piero Pini, promotore del progetto del Mega Macello, dava notizia della sua rinuncia allo sviluppo del progetto presso la cittadina di Manerbio in provincia di Brescia.

> Leggi l'articolo
www.giornaledibrescia.it/economia/manerbio-niente-macello-pini-investiamo-altrove-1.1532753

Sebbene non possiamo che accogliere questa notizia come positiva, rimangono comunque delle questioni aperte che non possiamo ignorare.

A distanza di tre giorni da tali affermazioni pubbliche il Commissario Prefettizio Gabriella Mucci, che amministra in questo momento Manerbio, contatta Pini per rinnovare la volontà di sostenere il progetto.
Senza voler entrare nel merito di questioni politico/amministrative, come ad esempio le ragioni che portano un rappresentante non eletto dalla cittadinanza ma posto ad amministrare un posto vacante a prendere iniziative di questo tipo, quello che ci preme sottolineare è ciò che segue.

Viviamo la possibilità che non si realizzi questo impianto di morte da 12.000 vittime al giorno presso la cittadina di Manerbio come una fatto certamente positivo.
Ma non altrettanto positivo è il fatto che questo massacro si compia altrove.
Che sia Manerbio, che sia un'altra località italiana, che sia una cittadina dell'est Europa, il risultato resta lo stesso: la mercificazione e lo sterminio sistematico di migliaia di animali ogni giorno.

Riteniamo che la possibilità che la Hamburger Pini porti avanti presso il Comune di Manerbio l'iter per la costruzione del Mega Macello sia remota e che le parole del Commissario poco significhino se la decisione è già stata presa, se non come un ultimo tentativo, in vista delle elezioni comunali della prossima primavera, di mantenere una promessa fatta agli elettori da parte di qualche forza politica interessata al progetto.

Allo stesso tempo però rimaniamo all'erta circa eventuali sviluppi presso la cittadina della bassa bresciana o altre località.
Che avvenga a Manerbio o altrove, la costruzione di un impianto industriale atto all'uccisione e allo smembramento di 12.000 esseri viventi e senzienti non può lasciarci in silenzio.

Da quando è nata questa Campagna, nel febbraio del 2012 ad oggi abbiamo ribadito concetti per noi fondamentali come l'antispecismo e l'importanza di una scelta come quella vegan quale primo passo per eliminare la sofferenza causata sulle altre specie animali e non supportare l'industria che vive e lucra sulla morte e sullo sfruttamento di milioni di animali.
Vogliamo che l'essere umano cambi il modo di porsi nei confronti delle altre specie, che il concetto di mercificazione della vita animale, così come quella umana cessi di esistere.

La Campagna Contro il Mega Macello ha sempre ribadito a gran voce un concetto fondamentale: non ci interessa dove questi 12.000 individui troveranno la morte, ci interessa solo il fatto che essi troveranno la morte, per mano dell'essere umano, che li sfrutta e li stermina, considerandoli come merce a proprio uso e consumo.

Con la stessa determinazione, è ancor più il caso di dirlo:
“Nessun macello, né a Manerbio, né altrove.”

Coordinamento Contro il Mega Macello
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domenica 3 febbraio 2013

PIERO PINI RINUNCIA A MANERBIO: "INVESTIAMO ALTROVE"

Apprendiamo da un quotidiano locale, che l'imprenditore Piero Pini dichiara ufficialmente di voler abbandonare il suo progetto di investimento nella bassa bresciana.

>Leggi l'articolo online:
http://www.giornaledibrescia.it/economia/manerbio-niente-macello-pini-investiamo-altrove-1.1532753

Nell'articolo possiamo leggere che le sue lamentele sono generalmente rivolte verso i politici e gli enti che si sono opposti alla costruzione del suo ecomostro, o che non ne hanno capito e supportato l'importanza. Più conveniente investire altrove, quindi, dove ci sono meno siddetti ostacoli alla realizzazione dell'avanzatissimo campo di sterminioi.
Si parla quindi nuovamente della possibilità di spostare il progetto in Emilia Romagna o all'estero.

Lo stesso autore dell'articolo si diletta in una specie di retorica ramanzina sulla miopia dei bresciani verso l'occasione perduta di creare 800 posti di lavoro in tempo di crisi.
Non una parola è spesa sulla sofferenza dei 12.000 maiali che ogni giorno avrebbero trovato la morte nello stabilimento di Manerbio.

Senza cantare vittoria, manteniamo alta l'attenzione sulla faccenda.
Seguiteci per i prossimi aggiornamenti.

Nessun macello, né a Manerbio né altrove.
Coordinamento Contro il Mega Macello

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