sabato 15 settembre 2012

Nuova Conferenza dei Servizi a Manerbio per il Mega Macello

Martedì 11 Settembre si è tenuta una nuova Conferenza dei Servizi per analizzare il progetto del Mega Macello anche in presenza di rappresentanti di vari Comuni facenti parte del SUS (Sistema Urbano Sovracomunale). Dei Comuni convocati, circa la metà ha raccolto l'invito del Primo Cittadino di Manerbio. Erano invece assenti i rappresentanti dell'ARPA, che in merito alla proposta presentata durante la precedente Conferenza dei Servizi si era espressa in maniera contraria al progetto così come presentato dalla Hamburger Pini.


L'azienda ha presentato la richiesta di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), che deve tener conto di: potenziali impatti e criticità ambientali (consumi idrici e flussi inquinanti); stato ambientale a livello comunale (inquinamento territoriale, qualità dell'aria, rumore, elettrosmog, inquinamento luminoso); analisi dei fattori climatici (direzione e velocità dei venti, precipitazioni, temperature); rumore; incidenza su acqua e suolo; mobilità; aspetti agronomici e paesaggistici.


Il rappresentante della Provincia, ente che ancora deve esprimersi in maniera ufficiale sulla proposta, ha comunque sottolineato le criticità di compatibilità con il PGT, soprattutto per quanto riguarda gli elementi paesaggistici.

Altre perplessità sono emerse circa l'aumento del traffico di mezzi pesanti e soprattutto la carenza nello studio sullo sfruttamento della falda profonda, che fornisce acqua di maggior qualità e che, come obiettato, dovrebbe essere destinata al solo uso umano.

Inoltre è mancante un elaborato (richiesto anche dall'ARPA) riguardo la vicinanza del sito che dovrebbe ospitare il Mega Macello con lo stabilimento della Finchimica, un'azienda produttrice di principi attivi ed intermedi chimici per l'agricoltura e soggetta alla normativa Seveso, che prevede delle limitazioni per quanto riguarda la dislocazione di stabilimenti ad alto impatto ambientale a distanze che non rispecchino i limiti imposti dai parametri della normativa.

L'ASL, per conto suo, dopo essersi espressa in maniera negativa nei confronti del progetto Hamburger Pini per come era stato proposto, nel corso della precedente Conferenza dei Servizi del luglio scorso, ha chiesto una valutazione sull'uso dell'acqua superficiale, che potrebbe essere usata semplicemente attraverso dei depuratori. Questo elaborato servirà a valutare se effettivamente è impossibile evitare di dover intaccare la falda profonda o se invece la falda più superficiale possa soddisfare l'enorme richiesta idrica del mastodontico impianto Hamburger Pini.

Alcuni dei rappresentanti dei Comuni convocati mantengono tendenzialmente posizioni a favore del progetto, anche se qualche critica e riserva è stata espressa. Il Sindaco di Leno, cittadina limitrofa al Comune di Manerbio, che si estende a ridosso dell'area interessata dal progetto, ha espresso invece una netta contrarietà al progetto.

Si attende comunque un importante parere a livello ufficiale: quello della Provincia di Brescia, che potrebbe fare la differenza in questa vicenda. Anche l'ASL avrà voce in capitolo, dal momento in cui riceverà le valutazioni che ha richiesto.

Questa è una fotografia della situazione attuale a livello politico e amministrativo circa l'iter del progetto del Mega Macello di Manerbio.

Per conto nostro, rimane imprescindibile e irremovibile la nostra opposizione a questo progetto, in primis per un'enorme criticità non considerata in tutto questo: la deportazione e l'uccisione sistematica di 12.000 individui quotidianamente. Lo smembramento e l'impacchettamento di esseri viventi e senzienti, generati tramite l'inseminazione artificiale all'interno di grigi capanni dall'odore fetido, per essere poi allevati, cioè coltivati, o meglio prodotti, come se fossero merce, come se si trattasse di qualcosa e non di qualcuno. Eppure la merce non respira, la merce non ha un cuore che pulsa, che spinge il sangue all'interno di un corpo che si muove, che sente, che si esprime, di un essere che come noi è in grado di provare il dolore e come noi vuole evitarlo, che come noi rifugge la solitudine e cerca il conforto dei suoi simili, che come noi vorrebbe vivere una vita degna e non essere schiavo.

Continueremo a portare avanti la nostra opposizione a questo progetto, a fare informazione, a far conoscere la realtà dei macelli e degli allevamenti a chi ancora non ha aperto gli occhi e visto la sofferenza dei milioni di animali non umani che vengono sfruttati e ammazzati dall'industria alimentare.

Insisteremo nel diffondere la cultura della scelta vegana come primo passo per liberare gli schiavi non umani, per non essere più la causa di tanta sofferenza e morte.

Saremo ancora la voce di chi non ha voce, se non il lamento inascoltato di chi si avvia verso il violento epilogo della propria vita all'interno di un macello.

Nessun macello, né a Manerbio, né altrove!

Per la liberazione animale.

Coordinamento Contro il Mega Macello